camminare

22/08/16

Quando guardiamo una gara, sia essa dal vivo o in televisione, ci piace vedere in campo, impegno, concentrazione, fantasia, armonia di movimenti.Durante queste olimpiadi, in tutte le gare, si è percepito il grande lavoro al quale si sono sottoposti gli atleti nei loro allenamenti.Si è parlato di allenamenti giornalieri dalle 10 alle 14 ore.

Per ogni gara si è lavorato intensamente almeno 2 anni, con uno stipendio da impiegati, nella maggior parte dei casi pagato dall’esercito con gradi militari.

La fatica è talmente tanta che gli atleti ad ogni punto fatto gettavano un urlo stringendo i pugni per la grande tensione, senza parlare poi di tutti  gli atletiche, arrivati ai ¾ della gara, cadevano a terra come birilli completamente sfiniti.

Pensando al mondo dello sport, rispetto alla grande massa dei giovani sportivi, solo una minima percentuale riesce a raggiungere quei traguardi che permettono grandi guadagni.

Quasi tutti passati i 35-40 anni si devono cercare un lavoro.Questo non solo è normale ma sopratutto è bello, dato che quello che si è fatto,si è fatto con impegno.

Ecco, volendo cercare l’impegno nella vita normale di tutti i giorni, il primo che viene in mente ( oltre il classico del lavorare quotidiano ) , è il grande impegno o volontà che ci vuole per alzarsi 2 ore prima degli altri rinunciando a una parte del meritato riposo.

Qui la costanza è data dall’impegno e l’impegno dalla serietà. Se poi questa volontà si trova passati i “50” allora la volontà è doppia e qui i complimenti 20160325_171721sono d’obbligo.

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